Senologia - PUNTO SALUTE STUDI MEDICI - POLIAMBULATORIO - VIA LAMPREDI, 81 LIVORNO - TOSCANA - CENTRO MEDICO LIVORNO

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Senologia che cos'è
Che cos’è?
È un complesso di indagini strumentali (mammografia, ecografia, procedure interventistiche eco-guidate o sotto guida stereotassica e, per particolari indicazioni, la Risonanza Magnetica) che vengono utilizzate nello studio della patologia mammaria.
Si applicano sia nel controllo della paziente asintomatica che nella verifica della paziente sintomatica. Nel primo caso come prevenzione nella convinzione che la diagnostica precoce rappresenti la prima soluzione ai problemi senologici; nel secondo caso nella convinzione che la diagnosi e la stadiazione pre operatoria rappresentino la prima soluzione al problema intercorso.


Ecografia

Che cos’è?
L'ecografia e' una metodica che utilizza ultrasuoni cioè onde sonore di frequenza superiore ai 20.000 Hz non udibili dall'orecchio umano.  Questo rende la metodica innocua e ripetibile.
L'apparecchio ecografico utilizza sonde, dette trasduttori, che emettono fasci di ultrasuoni che attraversano i vari tessuti del corpo umano e generano fasci riflessi che tornano al trasduttore e sono detti echi di ritorno.

Perchè si fa?
In senologia l'ecografia si affianca e completa efficacemente l'esame mammografico e soprattutto rappresenta una integrazione all’esame clinico (visita senologica) , che non ha più ragione di esistere senza un supporto strumentale quale l’ecografia che  rende immediatamente visibile ciò che si manifesta alla palpazione.
L ecografia rappresenta l’indagine di prima scelta nelle donne di età inferiore ai 40 anni, in cui la struttura ancora prevalentemente ghiandolare della mammella non rende efficace lo studio attraverso la mammografia.
La periodicità dell'esame ecografico viene decisa dal medico radiologo sulla base dell'età anagrafica, dell'anamnesi familiare delle pazienti (presenza di parenti con malattia tumorale alla mammella), dell'anamnesi patologica, della terapia ormonale in corso o pregressa e della struttura della ghiandola mammaria.

Prima dell’esame
Non occorre essere digiune.
Data la completa innocuità della procedura non occorrono particolari avvertenze.
Prima di sottoporsi ad ecografia è indispensabile esibire gli esami senologici  (comprensivi di documentazione iconografica) precedentemente eseguiti, anche in altra sede. In particolare è  INDISPENSABILE mostrare le pellicole mammografiche ad ogni esame anche se ecografico.
E’ fondamentale che chi fa ecografia mammaria abbia competenza secifica e conoscenza di tutte le tecniche diagnostiche in ambito senologico.

Come si svolge
L’esame viene eseguito a seno nudo con paziente in decubito supino e braccia piegate dietro la testa. Devono essere esplorati tutti i quadranti della ghiandola e deve essere sempre associato lo studio dei cavi ascellari per valutare la struttura di eventuali linfonodi.

Dopo l’esame
Le immagini ecografiche durante l’esecuzione dell’esame vengono visualizzate su un monitor e, in un secondo tempo, stampate su pellicole simil-radiografiche o su carta, che vengono consegnate al paziente unite ad un referto scritto
Tali immagini , che vengono consegnate al paziente unite ad un referto scritto,
rappresentano un importante documento dell’esame eseguito. Andranno conservate con estrema cura da parte del paziente, senza essere piegate né arrotolate e presentate ad ogni successivo controllo.

Procedure interventistiche

Che cosa sono?
Per procedura interventistica sulla mammella si intende qualsiasi atto mini-invasivo eseguito sulla ghiandola mammaria che ha lo scopo di condizionare l'iter successivo diagnostico o terapeutico.
La scelta del metodo migliore viene personalizzata dal medico radiologo sulla base delle caratteristiche del reperto patologico, delle sue dimensioni,  del metodo con il quale tale reperto è meglio visualizzabile..

Perchè si fanno?
Le indicazioni per l'esecuzione di una procedura interventistica comprendono un'ampia gamma di situazioni: caratterizzazione di noduli, microcalcificazioni, distorsioni parenchimali, ispessimenti cicatriziali ed infine localizzazione di lesioni non palpabili.
La procedura di localizzare le lesioni mammarie e’ in progressivo incremento e rappresenta la soluzione pratica al crescente rilievo di lesioni non palpabili.
Il fine e’ creare le condizioni fondamentali per cui l’atto chirurgico e anatomo patologico diventino sicuri. Ovvero la localizzazione consente al chirurgo la possibilita’ di trovare la lesione con il minimo danno estetico a fronte di un intervento risolutivo; allo stesso tempo la localizzazione consente all’anatomo patologo di trovare la lesione con certezza nell’ambito del pezzo operatorio riducendo al minimo la possibilita’ di errore e di sottostima.

Prima dell’esame
Le pazienti non devono essere digiune per le procedure che prevedono l'utilizzo di aghi sottili o di aghi TRU-CUT da biopsia.
Le procedure sono ben tollerate e in caso di utilizzo di calibri maggiori viene impiegata anche una anestesia locale . La paziente viene invitata a leggere attentamente  e a sottoscrivere un consenso informato all’esecuzione della procedura.
La procedura e’ ambulatoriale.

Come si svolgono
Una procedura interventistica eseguita sulla ghiandola mammaria prevede l'utilizzo di ultrasuoni (esame eco-guidato) o di radiazioni (esame con guida stereotassica).
Le procedure che si basano sul campionamento di parte del materiale prevedono l'utilizzo di aghi sottili o di aghi di calibro maggiore.
Pertanto è possibile ottenere valutazioni CITOLOGICHE (biopsie con ago sottile) o ISTOLOGICHE (biopsie con ago di calibro maggiore).
E’ sempre il radiologo che si occupa di senologia a guidare l’iter e a scegliere quale e’ la procedura migliore da utilizzare in ogni singolo caso.

Dopo l’esame
Dopo la procedura la paziente è libera di muoversi e di tornare alle attività quotidiane.
L'attesa per il risultano dell'esame è in genere di pochi giorni
Sarà il radiologo sempre a fornire le indicazioni opportune per avere il risultato e sarà sempre lo specialista a valutare e decidere, in accordo con il paziente dovutamente informato, quale dovrà essere la condotta successiva.
Le procedure che prevedono la localizzazione di reperti patologici al fine del loro reperimento chirurgico prevedono l'utilizzo di aghi sottili e di carbone.

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